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Lega-M5S (senza Fico): dopo le Europee un fronte sovranista unitario

Matteo Legnani
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Lo scenario lo descrive Il Foglio ed è quello della politica italiana all'indomani delle Europee del 2019. Prende il via dalle parole di Giancarlo Giorgetti, che almeno fono al caso Diciotti ha sempre risposto a quanti glielo chiedevano che "l'intesa tra noi e i 5 Stelle è ottima e migliorerà ancora, sia a livello di governo sia tra i due partiti". Poi, appunto, è arrivato il caso-Diciotti, con Roberto Fico che ha preso le distanze dalla componente governativa del suo partito, strillando affinchè i migranti fossero sbarcato dalla nave della Guardia costiera ancorata al porto di Catania. E' da lì, scrive sempre Il Foglio, che quella che fino a qualche settimana fa veniva bollata come una "ipotesi strampalata" ha iniziato a prendere piede, ad affermarsi come una reale possibilità. Che, cioè, il M5S si spacchi in due, con la componente di Fico che andrebbe verso la sinistra e quella di governo che costituirebbe con la Lega un comune "contenitore", un partito di destra che avrebbe nome e simbolo diversi da quelli dei due partiti odierni. Un fronte sovranista unico che, di fatto, scongiurerebbe anche in caso di crisi all'interno del M5S una crisi di governo e il ritorno anticipato alle urne, potendo questa forza combinata ancora contare su una maggioranza. Leggi anche: Diciotti: Salvini contro Fico: "Pensi a fare il presidente della Camera"

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