Verso il dopo-Lega

Matteo Salvini, le tre mosse per far nascere il nuovo partito, fregare i giudici e i voti al Cav

Matteo Legnani

Ci sono tre passaggi-chiave nel futuro prossimo della Lega. Il primo sarà la sentenza del Tribunale del riesame, attesa per mercoledì prossimo, che deciderà sul sequestro deciso in Cassazione di tutti i beni che in futuro arriveranno alla Lega fino ai 49 milioni che si ritiene Bossi, Belsito & Co abbiano distratto per fini personali diversi da quelli dell'attività politica. Quindi, il congresso fondativo del nuovo soggetto politico che andrebbe a prendere il posto della Lega proprio per sottrarsi ai sequestri della magistratura, da tenersi con un ragionevole anticipo sulle elezioni Europee della primavera 2019. Infine, il voto per il Parlamento di Strasburgo, che verificherà le ambizioni maggioritarie del nuovo soggetto politico. Nel mezzo le elezioni regionali, che stabiliranno se il centrodestra esisterà ancora come coalizione politica, e in che forma. Il progetto non prevede accordi con soggetti locali o liste civiche, ma l'idea è quella di raccogliere elettorato più che dirigenti e parlare più alla gente che agli apparati. L'obiettivo è noto: portare via quanti più elettori possibile a Forza Italia. Leggi anche: Salvini si mangia la Lega: nuovo simbolo e nuovo nome, tsunami sul centrodestra