Alessandro Di Battista contro Matteo Salvini, legittimo sospetto del leghista: "Questione interna ai 5 Stelle"
Un regolamento di conti grillino dietro i siluri di Alessandro Di Battista contro Matteo Salvini. Il pasionario dei 5 Stelle è intervenuto direttamente dal Guatemala a Otto e mezzo su La7, lanciando bombe sulla testa della Lega: "Deve restituire tutti i 49 milioni, fino all'ultimo centesimo. Le sentenze si rispettano". Caustica la replica del segretario e vicepremier: "Fossi in Guatemala passerei il tempo in maniera più ludica". Poi, però, Salvini la mette sul piano politico: "Peccato che Di Battista non sia in Parlamento, se fosse ministro come Luigi Di Maio con cui lavoro benissimo avrebbe tanto tempo per lavorare e meno tempo per parlare. Mi sa che è una roba interna ai Cinquestelle". Leggi anche: "Tutto, fino all'ultimo centesimo". Di Battista dalla Gruber, il siluro su Salvini Eccolo, il punto: Di Battista copre il lato sinistro di Di Maio, ma si espone talmente tanto da mettere in imbarazzo il leader che invece deve convivere ogni giorno con la Lega al governo. L'impressione è che lo sguardo di Dibba sia tanto "da lontano" da risultare invece "terribilmente vicino" all'Italia, e soprattutto alle prossime elezioni. E nei prossimi mesi lo schema abbozzato dal legittimo sospetto salviniano sarà sempre più chiaro: colpire la Lega per indebolire Di Maio e fargli le scarpe come leader del M5s, alle Europee del maggio 2019 o magari aspettando l'occasione propizia. Quella di un voto anticipato alle politiche.