Fondatore disaffezionato

Silvio Berlusconi dà buca a Forza Italia: perchè non è andato al vertice coi "big"

Matteo Legnani

Alla fine Silvio Berlusconi decide di non partecipare al vertice di Forza Italia. Resta ad Arcore. Dove, riferiscono fonti azzurre e leghiste, ha avuto contatti con Matteo Salvini. I due leader dovrebbero vedersi domenica. O, al più tardi, all' inizio della prossima settimana. Il vertice del disgelo è atteso dalla fine di agosto. Da quando, ovvero, il Cavaliere ha deciso di cambiare atteggiamento verso l' alleato. Non più critiche per il suo posizionamento in maggioranza, ma moderato sostegno. Soprattutto quando il ministro dell' Interno entra in conflitto con i Cinquestelle. Sicché Forza Italia ha dato appoggio al segretario leghista nello scontro con i giudici (sulla Diciotti e sul caso dei fondi del partito), ripetendosi nelle ultime ore a Bruxelles su Orban. Altro elemento di lite all' interno della maggioranza di governo. Nodo regionali - Cosa ne viene a Berlusconi? Silvio lavora alla ricomposizione del centrodestra in vista delle elezioni regionali, allo scopo di evitare uno scontro frontale che finirebbe per penalizzare il competitor più debole. Che, in questo momento, è Forza Italia. L' ex premier è pronto a correggere il tiro anche sulla Rai. La decisione è stata rinviata a mercoledì prossimo, quando la Vigilanza Rai voterà una mozione firmata dal leghista Paolo Tiramani e dal grillino Gianluigi Paragone. Nel caso in cui dovesse convergere anche Forza Italia (probabile), ci sarebbe la maggioranza prevista dei due terzi. Il no alla presidenza di Marcello Foa è stato l' apice dello scontro e ha portato la coalizione a un passo dal collasso. Con i leghisti che hanno accusato gli azzurri di intelligenza con il "nemico" piddino. Il dramma berlusconiano è che il messaggio che è passato al suo elettorato è stato proprio questo. I sondaggi impietosi, che danno i forzisti ben al di sotto della soglia psicologica del 10%, hanno infine convinto il Cav che andare alla guerra frontale contro Salvini non conviene. Di questi tempi la perderebbe. Questo senso di vulnerabilità alimenta in Silvio anche il dubbio sull' opportunità di candidarsi alle Europee dove, per la natura del sistema elettorale, sarà un tutti contro tutti. Così era venuta fuori la suggestione della lista unica. Poi chiusa a chiave in un cassetto. Leggi anche: Berlusconi, la decisione estrema che scuote Forza Italia: "Dicono che il Cav entro fine anno..." Forza Italia non va in liquidazione. Ma Berlusconi non ha neanche voglia di dedicarsi al suo rilancio. Per la serata di ieri, aveva convocato una riunione a Palazzo Grazioli. Tema: rianimare gli azzurri sul territorio dando il via alla stagione congressuale. Poi non si è presentato. In assenza dell' ex premier, la Commissione è stata presieduta dal vice presidente di FI Antonio Tajani e si è svolta nella sede del partito, in piazza San Lorenzo in Lucina. Hanno partecipato undici parlamentari: Anna Maria Bernini, Mara Carfagna, Gregorio Fontana, Elisabetta Gardini, Niccolò Ghedini, Mariastella Gelmini, Sestino Giacomoni, Alfredo Messina, Andrea Orsini, Licia Ronzulli e Giovanni Toti. I congressi locali - I congressi forzisti si svolgeranno a dicembre e gennaio, dopo la campagna di tesseramento che, nelle intenzioni dei promotori vuole essere «profondamente innovativa nei metodi e nell' uso della tecnologia e della rete». Il lancio della stagione congressuale, riferiscono fonti azzurre all' AdnKronos, è un altro «aspetto importante» del rinnovamento di FI, perché punta a realizzare «la democrazia dal basso, con l' elezione diretta dei responsabili comunali e provinciali in tutte le province». Contemporaneamente si svolgerà il congresso del movimento giovanile. di Salvatore Dama