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Giulio Tremonti: "La differenza tra me e Giuseppe Conte: io discutevo in anticipo i provvedimenti"

Cristina Agostini
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Giulio Tremonti ribatte nero su bianco ad Antonio Polito che sul Corriere della Sera ha scritto: "Un tempo il ministro Tremonti divenne famoso per portare i suoi provvedimenti in Consiglio in una cartellina vuota: si faceva approvare il titolo e poi li scriveva come voleva lui". Al riguardo, precisa Tremonti, "mi permetto di ricordare quanto segue: fermo - è vero - un certo grado di «decisionismo», questo necessario soprattutto per gestire la crisi finanziaria, per il resto è sempre stata seguita la procedura tradizionale. Nel caso di Decreto Legge, preliminare comunicazione della bozza alla Presidenza della Repubblica. Negli altri casi pre-discussione dei testi in sede di pre-Consiglio, organo costituito da tutti i capi degli uffici legislativi ministeriali e coordinato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri". Leggi anche: "Io, populista da vent'anni". Tremonti demolisce la Ue: "Solo un cretino..." E c'è una netta differenza tra lui e Giuseppe Conte, conclude l'ex ministro. : "È stata proprio l'applicazione efficace di questa procedura che ha qualche volta portato la Presidenza del Consiglio a notare in conferenza stampa come la discussione fosse stata concentrata in un tempo molto limitato. Infine il cosiddetto «salvo intese» non è mai stato applicato all'intero corpo di un provvedi-mento legislativo ma solo ad alcune sue parti specifiche, spesso marginali".

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