Ministri ai ferri corti

Paolo Savona, il retroscena da Palazzo Chigi: con Giovanni Tria è scontro furioso

Matteo Legnani

Il retroscena lo racconta Il Messaggero. Ed è di quelli gustosi per chi ama i pettegolezzi di Palazzo, ma preoccupante per la tenuta di un governo che appare in difficoltà come mai nei quattro mesi precedenti la pubblicazione del Def. Riguarda il ministro più "caldo" del momento (no, non Toninelli con le sue gaffe): Giovanni Tria, passato nel giro di pochi giorni da guardiano inflessibile dell'ortodossia europea dei conti e uomo su cui Mattarella puntava tutto per una manovra prudente, a zerbino sul quale lo schiacciasassi Salvini-Di Maio è passato senza pietà. Racconta il Messaggero, che riporta voci interne al governo, che tra l'apparentemente mite Tria e Paolo Savona, suo collega ai Rapporti con l'Unione europea, sia in atto uno , con punzecchiature reciproche a ogni vertice e Consiglio dei ministri e che la tensione sia "alle stelle". Motivo? Il ministro dell' Economia non ha gradito di essere scavalcato dal suo collega sulla linea della prudenza. Il responsabile dell'Europa ha abbandonato infatti l'euroscetticismo per diventare ligio a quei vincoli di bilancio che invece Tria è stato costretto a rinnegare per evitare la crisi di governo. Una svolta che, ovviamente, ha irritato anche Di Maio e Salvini. Leggi anche: Paolo Savona da falco ad agnellino: "Se lo spread ci sfugge di mano...". Incredibile