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Roberto Fico peggio di Gianfranco Fini, il ricatto al governo: "Non si può far passare la pace fiscale"

Gino Coala

Secondo Roberto Fico non c'è motivo di litigare su pace fiscale e condono penale, come ormai fanno da ore grillini e leghisti dopo il caso della "manina" sollevato da Luigi Di Maio. Secondo il presidente della Camera, quel tipo di provvedimenti non facevano parte degli accordi: "Per me tutto ciò che non è all'interno del contratto di governo non può essere nelle leggi e nelle norme". Leggi anche: Fico umiliato dalla Lega: "Sembri Gianfranco Fini" Un segnale, quello di Fico, neanche tanto velato ai ministri grillini a lui più vicini e ai parlamentari che saranno chiamati a votare la legge di bilancio: "Il condono, lo scudo fiscale, non sono all'interno del contratto e quindi non vanno approvati". Ben oltre un Fini o una Boldrini qualunque, Fico si dimentica per l'ennesima volta di essere la terza carica dello Stato e detta le condizioni al governo e quei provvedimenti sulla graticola: "Il Movimento non solo non capirebbe, ma non potrebbe proprio in alcun modo votarli"