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Decreto Sicurezza, Luigi Di Maio si vendica di Matteo Salvini: presentati 81 emendamenti

Caterina Spinelli
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Il Movimento 5 Stelle sferra un duro attacca contro il collega di governo Matteo Salvini. Lo stesso ministro dell'Interno ha annunciato, tramite una diretta Facebook, il tradimento dell'amico Luigi Di Maio: "Oggi scadeva il termine per gli emendamenti al decreto Sicurezza. Domanda: perché da M5s sono arrivati 81 emendamenti? 81 emendamenti, come se fossero una forza di opposizione". Poi aggiunge: "Ragazzi, non è così che si lavora e si fa tra alleati, se c'è da suggerire qualcosa, ben contento. Dieci, quindici emendamenti ci stanno, suggeriti da sindaci, associazioni, ma 81 da una forza di maggioranza, dai...". Leggi anche: Salvini: "Pattuglioni di polizia sui treni" Eppure Salvini doveva aspettarsela. Già a inizio ottobre i grillini avevano lanciato al leader del Carroccio qualche avvisaglia: "È in arrivo un mare di emendamenti da parte dei nostri. C'è qualcuno che vorrebbe riscrivere il decreto", spiegava, il 2 ottobre scorso, ad Adnkronos, un esponente pentastellato del governo. Ad essere presi di mira, in particolare, l'abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e la stretta sugli Sprar, il sistema di protezione per i richiedenti asilo: "Da un'approfondita lettura del testo e da un confronto con gli esperti del settore, il decreto Salvini ha criticità molto importanti. Sono dell'avviso che affrontare il tema complesso dell'immigrazione con un decreto sia un azzardo, ma sono fiduciosa che si darà la possibilità di modificare quelle parti che rischiano di creare tensioni sociali e potrebbero avere l'effetto opposto minando la sicurezza degli italiani", tuonava la senatrice Elena Fattori. A farle eco la deputata Gilda Sportiello: "Ci sono non poche criticità su cui bisognerà lavorare, aspetto di vedere la versione definitiva". Leggi anche: Fico pronto a minare il dl Sicurezza La vendetta è un piatto che va servito freddo e forse è per questo che Di Maio ha atteso proprio l'ultimo giorno utile alle modifiche per presentare gli emendamenti. Per molti si tratta di una ripicca dopo quella "manina" apparsa sul dl Fiscale, o addirittura, un'azione intrapresa dall'ala ortodossa con a capo Roberto Fico. È noto infatti che il grillino abbia tutti gli interessi nel dividere il M5s e isolare il vicepremier Di Maio. Insomma, Salvini d'ora in poi non dovrà più guardarsi le spalle dall'Ue, ma anche da quell'insospettabile (o forse no) compagno di esecutivo. 

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