Ministro agli Affari Ue

Paolo Savona: "Controlli sulla manovra ogni tre mesi, no al pilota automatico"

Matteo Legnani

Paolo Savona non parteciperà al Consiglio dei ministri che si terrà oggi pomeriggio sulla manovra. Ma la sua assenza non ha nulla a che fare col carattere fumantino del ministro per gli Affari Ue, che potrebbe essere una miccia in una riunione dell'esecutivo tesa come quella odierna. Savona è ospite del 33esimo congresso di Confindustria Giovani, in corso a Capri, e sulla sua assenza dal Cdm ha pure fatto una battuta: "Mi invitate sempre quando c'è il cdm, forse lo fate apposta per impedire che partecipi...". Scherzi a parte, quello che ha parlato a Capri è stato un Savona double-face: da una parte, infatti, ha assicurato che "il debito pubblico italiano è perfettamente solvibile, non c'è alcun problema di default", aggiungendo anche che "sono certo del fatto che abbiamo un'industria esportatrice così solida che siamo in grado di far fronte a tutti i nostri impegni ma non solo, da anni viviamo al di sotto delle nostre risorse e cediamo risparmi al resto del mondo per circa 50 miliardi" e che "noi possiamo crescere benissimo al 2-3 per cento se riusciamo a fare gli investimenti previsti dalla manovra". Ma ha poi aggiunto qualcosa che suona come un avvertimento ai suoi colleghi dell'esecutivo, in particolare a quelli "ho votato questa manovra a condizione che venga verificata ogni tre mesi perché sarebbe molto più grave se anche le leggi finanziarie diventassero piloti automatici che vengono realizzate con ogni condizione". Lggi anche: Paolo Savona, bordata al M5S sulla manovra: "Mi sembra tutto molto..."