l'inizio della fine

Spread, Matteo Salvini a Luigi Di Maio: "Non dobbiamo fare lo stesso errore di Silvio Berlusconi nel 2011"

Caterina Spinelli

Tutti i componenti del governo gialloverde sono consapevoli di camminare sul filo del rasoio. "Sarei un irresponsabile se non fossi preoccupato dallo spread - dice da Mosca Giuseppe Conte, pronto per l'incontro con Vladimir Putin - ma lasciatemi dire che nel momento in cui riusciremo a perseguire questo dialogo con la Commissione e riusciremo a esprimere tutte le nostre buone ragioni, confido che lo spread possa abbassarsi". Il problema che Bruxelles teme, così come alcune agenzie di rating - spiega La Stampa - sembra preoccupare pure quest'esecutivo che vede nell'aumento del differenziale tra i nostri Btp e i Bund tedeschi, l'inizio della fine.  Leggi anche: La Lega si appella a Conte per evitare lo spread La risposta dell'Italia alla bocciatura della manovra è sempre la stessa: "Non si cambia, andiamo avanti così". Eppure alla cena del 22 ottobre il leader della Lega ha condiviso con il vicepremier grillino i suoi timori, ricordando a Di Maio che, nel lontano 2011, Silvio Berlusconi non riuscì a reggere il colpo dello spread oltre i 500 punti. "Noi non dobbiamo commettere lo stesso errore", ha precisato il ministro dell'Interno, sperando di scongiurare così una crisi in grado di far crollare il già fragile governo.