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Luigi Bisignani, perché Salvini e Di Maio godono per la bocciatura della manovra

Gino Coala
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La bocciatura della manovra potrebbe rivelarsi il regalo elettorale più generoso mai fatto da parte della Commissione europea a Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Luigi Bisignani sul Tempo è certo che le prossime tre settimane saranno l'occasione per i due vicepremier di mostrare ancora i muscoli contro Bruxelles, aumentando il consenso già in fortissima ascesa verso le elezioni della primavera 2019.  Leggi anche: Di Maio, Bisignani smaschera il disastro del ministro grillino: il peggiore dei disastri Lo scenario che si prospetta per i prossimi mesi è tutto in discesa per la macchina di voti che si sta rivelando questo governo, soprattutto per la gamba leghista, vincente anche in Trentino, dove il centrosinistra ancora vagheggiava di fortino rosso e via discorrendo. Altro favore per Salvini-Di Maio, ipotizza Bisignani, potrebbe arrivare da Sergio Mattarella: il presidente della Repubblica potrebbe rifiutare la firma sul decreto fiscale che non rispetti le regole europee, aprendo le porte di palazzo Chigi alla Troika, quindi a una pesantissima patrimoniale "come primo atto il giorno dell'insediamento". A quel punto le elezioni sarebbero convocate subito, con il risultato a dir poco scontato di una vittoria schiacciante di Lega e M5s, contrapposti ai "poteri forti" o "l'arroganza dell'Europa". Sarà allora che Salvini potrà legittimamente aspirare a fare il premier, rivoluzionando il fisco italiano con una vera flat tax da 50 miliardi: "E passare alla storia non come colui che ha portato l'Italia fuori dall'euro e dall'Unione europea, ma per chi ha rivoluzionato davvero il Paese con la riforma fiscale più grandi dagli anni '70".

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