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Matteo Salvini, il retroscena: "Non accetto ricatti da Luigi Di Maio, sulla prescrizione può saltare tutto"

Cristina Agostini
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"Non accetto ricatti". Matteo Salvini è furibondo dopo aver letto i messaggi di Luigi Di Maio: "Che fanno, voteranno contro la fiducia sulla sicurezza? Contro il loro governo? Solo per farmi un dispetto?". Il leader della Lega non teme le minacce, forse anche perché sa di avere lui il coltello dalla parte del manico. Leggi anche: Solo 48 ore per non morire. Di Maio, uno sfogo tragico Il ricatto pentastellato è evidente: se la Lega non sostiene lo stop alla prescrizione il M5s non fa passare il decreto sicurezza che oggi 7 novembre va al voto al Senato con la fiducia, prima di passare alla Camera. "Fanno saltare tutto per una cosa irrealizzabile come la loro riforma della prescrizione?", si chiede Salvini secondo un retroscena di Repubblica: "Se lo faranno, è chiaro che se ne assumeranno la responsabilità davanti agli italiani, io vado avanti, lavoro per dare più sicurezza ai cittadini". E quel "se ne assumeranno la responsabilità" suona come un "salta tutto". 

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