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Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il retroscena: "Non mi rovinerà la festa", il gesto del gelo istituzionale

Giulio Bucchi
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"Questa giornata è troppo bella per me, Luigi Di Maio e compagni non riusciranno a rovinarmela". Il retroscena del Corriere della Sera su Matteo Salvini, nel giorno dell'approvazione del Dl Sicurezza-immigrazione, si apre con la sciabolata del leader della Lega sugli alleati del M5s. La tensione è ancora palpabile, d'altronde la partita non è chiusa: c'è da giocare quella sulla prescrizione e la giustizia, e il premier Giuseppe Conte proverà la mediazione estrema nel vertice con i suoi due vice a Palazzo Chigi, giovedì mattina. Leggi anche  "Il contratto è saltato". Quelle voci nella Lega, quando si vota La rabbia dei leghisti sui colleghi di governo mercoledì pomeriggio era però tangibile: "Hanno provato in tutti i modi a oscurare un successo politico concreto e oggettivo", mentre in quelle ore successive al voto al Senato non si sono registrati contatti diretti o indiretti tra Di Maio e Salvini. Caso quasi unico, in 5 mesi di governo. Addirittura il ministro degli Interni ha disertato il vertice di governo sulla Libia, telefonando a Conte per annunciare che al suo posto ci sarebbe stato il capo di gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi. In compenso, Salvini è andato in tv da Barbara D'Urso e poi da Bruno Vespa e da Lilli Gruber.

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