Verso il rimpasto

Luigi Di Maio, dopo 5 mesi se n'è accorto: la squadra di ministri 5 Stelle non è all'altezza

Matteo Legnani

Ci sono voluti cinque mesi, ma alla fine Luigi Di Maio s'è reso conto che la squadra di governo 5 Stelle non è all'altezza. E che occorrerà mettere mano a un rimpasto sia per tenere testa alla Lega nel "derby" di governo, sia per arrivare alle elezioni Europee del maggio 2019 senza che il tesoretto di consensi raccolto lo scorso 4 marzo si sia in buona parte volatilizzato. Il retroscena lo riporta Il Corriere della Sera, ricordando la frase che lo stesso Di Maio si era lasciato scappare al suo rientro da Pechino a proposito del dossier Giustizia: "Sono tornato dalla Cina e ho trovato un macello". Il punto, scrive Francesco Verderami, non sono le gaffe pur imbarazzanti, come quella di Toninelli su "tunnel del Brennero" o quella della Lezzi sulla "ricerca scientifica a 370 gradi". Lo stesso Di Maio, congiuntivi a parte, su quel piano ci ha messo del suo riferendosi al presidente cinese Xi Jinping chiamandolo "Ping". La questione è più complessa, riguarda la difficoltà a muoversi in modo corale sul campo, senza azioni personali per esempio, come ha fatto il ministro della Difesa, richiamata poi al gioco di squadra, scrive Verderami. E poi c’è la gestione dei dossier nei dicasteri (dalle Infrastrutture alla Sanità, passando per il Mezzogiorno), la capacità di guidare le strutture e di saper fronteggiare l’abilità manovriera dei leghisti. ll capitano-allenatore di M5S ha chiesto persino delucidazioni in materia per sapere se e come farlo. È conscio che sarebbe una mossa istituzionalmente difficile e politicamente ardita. Intanto, per chiedere il cambio dovrebbe rivolgersi all’arbitro: sostituirne uno sarebbe (forse) possibile, fosse più d’uno si tratterebbe di un rimpasto, impossibile da spiegare al Quirinale. Peraltro il cambio in corsa evidenzierebbe le difficoltà della squadra, e come non bastasse ci sarebbe il problema di chi chiamare dalla panchina: fossero esterni al Movimento ci sarebbe il rischio di peggiorare le cose, e magari di ritrovarsi poi con dei solisti poco propensi a manovrare di squadra. Leggi anche: Barbara Lezzi, clamoroso orrore della ministra in tv: "Bisogna dare informazione a 370 gradi" / Video