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Pensioni, Matteo Salvini sfida l'Europa: "L'unica cosa che non può chiedermi e non smontare la Fornero"

Giulio Bucchi
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"L'unica cosa che l'Europa non può chiedermi è di lasciare immutata la legge Fornero". Ospite di Unomattina su Raiuno, Matteo Salvini mette i paletti dopo la procedura d'infrazione annunciata dalla Commissione Ue contro l'Italia per la manovra in deficit del governo di Lega e M5s. Il leader leghista e vicepremier si era già detto disponibile a modificare in parte la finanziaria in Parlamento, ma con una condizione fissa: la riforma delle pensioni non si tocca. La legge Fornero, spiega, "è una legge sbagliata. Io la smonto pezzo per pezzo". "Noi passi indietro non ne facciamo, i soldi che abbiamo messi in manovra non li abbiamo messi lì a caso: c'è l'idea di un'Italia che cresce. Sono soldi degli italiani, non dell'Europa. E chiederemo di poterli spendere per gli italiani".  Leggi anche: Boeri, le pensioni e Quota 100, il ridicolo allarme sui conti. Ecco come stanno le cose Sullo sfondo c'è la campagna elettorale delle europee 2019 che potrebbe vedere il trionfo dei sovranisti e la crisi di Ppe e Pse, i partiti che hanno dettato fino a oggi le regole a Bruxelles. E Salvini è il leader riconosciuto dei "ribelli". "Mi fa piacere che molti Paesi europei guardano all'Italia come un modello di cambiamento. Ma fare il ministro dell'Interno in un Paese come l'Italia mi porta via 23 ore su 24, di pensare ad altre sfide per ora non ho tempo", ha tagliato corto smentendo, per il momento, la propria candidatura a presidente in caso di vittoria del fronte sovranista.

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