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Riccardo Molinari, parla il leghista: "Con il M5s abbiamo le mani libere, a gennaio la legittima difesa"

Cristina Agostini
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"Il decreto sicurezza è il coronamento di un percorso della Lega che da sempre si batte per un rigido controllo dell'immigrazione. Cambia il meccanismo dell'accoglienza, è una rivoluzione del sistema". Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, parla in una intervista a il Messaggero: "Il criterio della pari dignità con M5S ha permesso a Matteo Salvini di avere le mani più libere rispetto a Roberto Maroni che governava con Silvio Berlusconi. Per Maroni non fu una cosa semplice. Poi arrivarono i governi di centrosinistra che smantellarono ogni cambiamento. Bisogna dar merito ai 5Stelle di non averci messo i bastoni tra le ruote". Leggi anche: Travaglio in imbarazzo, scarica Di Maio in prima pagina sul Fatto Insomma i pentastellati "hanno dimostrato di essere leali". E dopo settimane di scontri interni Lega e M5s hanno trovato un accordo sul ddl anticorruzione e sul decreto sicurezza: "E' il segnale che non ci sono manine. Nessuna trappola", continua Molinari, "nessuno voleva modificare il dl fiscale o sbarrare la strada al ddl Bonafede. Noi sull'anticorruzione abbiamo chiesto modifiche alla luce del sole". Infine, sulla manovra: "I toni con la Ue si sono ammorbiditi. Se Bruxelles riconosce la validità delle nostre misure a fronte di correttivi sulla spesa e sugli investimenti ritengo giusto cercare la strada del compromesso". Intanto l'8 dicembre "rivendicheremo i risultati ottenuti, partendo proprio dal dl sicurezza. A gennaio invece approviamo la legittima difesa. C'è la flat tax, la possibilità per i comuni di investire..." e alle Europee, conclude Molinari, "ogni forza politica andrà da sola, sui territori siamo insieme a FI. Il centrodestra resta un'ottima esperienza ma ora è inutile pensare ad altri modelli".

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