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Marina Berlusconi: "Non ho la bacchetta magica..."

Marina Berlusconi

Andrea Tempestini
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Dopo l'ultimo schiaffo, durissimo, forse più difficile da digerire rispetto a tutti gli altri - quella sul voto palese è stata sia una trappola, sia una forzatura - nella mente di un furente Silvio Berlusconi ha fatto subito capolino l'idea ricorrente: Marina in campo. Di lei si fida come di pochi, pochissimi altri. La Cavaliera, per il Cavaliere, sarebbe una sorta di polizza assicurativa sul futuro. E' convinto che la figlia abbia tutte le carte in regola per imporsi in politica e, ad oggi, Berlusconi non ha individuato altre figure con simile caratteristiche. Nemmeno Alfano. Vorrei, ma non posso - Lui è praticamente fuori dai giochi. Per questo, ora più che mai, la vorrebbe in campo. Lei ci ha pensato e continua a pensarci. Ma le recenti smentite non sono casuali. Marina è tentata, ma non vuole fare il grande passo. Meglio Fininvest, meglio Mondadori: territori meno ostili. Repubblica le attribuisce una frase che ne sintetizza il pensiero: "Non sono io la fata con la bacchetta magica che riporterà il mondo al 1994". Marina teme che la discesa in campo possa non essere trionfale. Al padre risponde con una sorta di "vorrei ma non posso", "vorrei ma non posso salvarti". Ora come ora, il contesto è troppo intricato. Così, a 47 anni, pur tra mille tentazioni continua a reststere alle pressioni di papà. Marina segue i consigli di Fedele Confalonieri, che più volte ha ribadito: "Spero che Marina e Barbara non scendano in politica...".

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