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Chiara Appendino, ricatti intimi: indagato l'ex portavoce Luca Pasquaretta per estorsione

Cristina Agostini
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L'ex portavoce della sindaca di Torino, Chiara Appendino, è indagato per estorsione alla prima cittadina piemontese, alla quale avrebbe intimato di trovarle un nuovo lavoro o avrebbe rivelato i suoi "segreti". Luca Pasquaretta aveva lasciato il suo incarico dopo che divenne pubblica la vicenda di una consulenza da circa 5mila euro (poi restituiti), per una prestazione alla Fondazione del Salone del Libro, con orari compatibili con quelli del suo lavoro ufficiali. Secondo quanto riporta La Stampa il giornalista, in forza fino all'interruzione di questa mattina allo staff della sottosegretaria dell'Economia, Laura Castelli, "avrebbe ricattato la sindaca". Leggi anche: "Salvini a processo? Dovreste imparare qualcosa". Enrico Mentana, lo schiaffo a Marco Travaglio sul Fatto Pasquaretta "è indagato da qualche giorno per reati che vanno dal la turbativa d'asta (reato commesso in Basilicata, sua terra d'origine) e traffico di influenza illecita (commesso a Torino). E poi c'è l'estorsione a Chiara Appendino. L'ex portavoce, che risulta indagato anche per il reato di apertura abusiva di luoghi di spettacolo e invasione di terreni, quando nel 2017 allestì nel Parco Dora, nella periferia della città, di un maxischermo per la finale di Champions tra Juventus e Real Madrid, mentre a piazza San Carlo si consumò un dramma.  

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