Numeri e propaganda

Matteo Renzi sbertuccia Luigi Di Maio: "Non chiedo che capisca, ma che almeno...". Lo tratta come un fesso

Giulio Bucchi

Scrive al Corriere della Sera, Matteo Renzi, per fare i conti in tasca a Luigi Di Maio e sbertucciarlo. Si parla di recessione e i 5 Stelle hanno dato la colpa dei dati negativi previsti per il 2019 ai governi targati Pd che hanno preceduto quello in carica. Renzi, premier in carica dal 2014 al 2016, non ci sta e puntualizza con buona dose di propaganda i "veri dati" sull'economia. GUARDA IL VIDEO - "Finché al governo quelli...". Serracchiani, ma sei seria? Parla proprio lei "Abbiamo ereditato nel primo trimestre 2014 un Pil trimestrale a prezzi costanti di 385,8 miliardi di euro. Poi, con noi, il nostro Paese è arrivato ad avere un Pil trimestrale di 404,3 miliardi nel secondo trimestre 2018, con un tasso medio trimestrale composto di crescita dello 0,3% e un incremento complessivo del 4,8%. Durante i primi due trimestri di governo Di Maio-Salvini il Pil trimestrale italiano è invece sceso nel quarto trimestre 2018 a 402,9 miliardi, con un tasso medio trimestrale composto di diminuzione dello 0,2% e un calo complessivo dello 0,4%". Quindi, la stoccata: "Non chiedo che Di Maio capisca i dati, ma sarebbe utile almeno che li leggesse. Perché parlano chiaro. La propaganda non può arrivare al punto da negare la realtà".