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Primarie Pd, chi sta con chi

AdnKronos
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Roma, 13 feb. (AdnKronos) - L'ultimo è di ieri sera. Enrico Letta in tv ha esplicitato il voto per Nicola Zingaretti alle primarie. A tre settimane dei gazebo si va ultimando la mappa del 'chi sta con chi' nel congresso Pd. E anche i posizionamenti delle ultime ore confermano grosso modo il quadro di partenza: Zingaretti vince la sfida degli endorsement dei 'padri nobili' e raccoglie il sostegno di personalità fuori dalla politica tra intellettuali, artisti e protagonisti della società civile. Maurizio Martina mantiene - tranne qualche defezione come il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci - il supporto della stragrande maggioranza dei parlamentari. E diversi big renziani da Luca Lotti ad Andrea Marcucci dovrebbero candidarsi alla guide delle liste per le primarie che andranno consegnate dopodomani entri le 18. Con Martina c'è anche un folto gruppo di amministratori: ultima a schierarsi la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, neo vincitrice del premio Fondazione City Major come miglior sindaco donna del mondo. Roberto Giachetti può contare su un gruppo ristretto ma solido di 'ultra renziani' e c'è chi aspetta, a ridosso del voto dei gazebo, l'endorsement di Maria Elena Boschi che finora non si è pronunciata. Nel capitolo 'padri nobili' Zingaretti fa il pieno, dunque. A partire dal fondatore dell'Ulivo e del Pd, ovvero Romano Prodi. "Al Pd serve un padre e Zingaretti può diventarlo", ha detto il Professore. Un sostegno a cui potrebbe unirsi anche quello di Arturo Parisi. Ieri è arrivato l'appoggio dell'ex-premier Enrico Letta che si aggiunge a Rosy Bindi ("Quella di Zingaretti fra le tre mozioni mi sembra la più interessante") e a Massimo D'Alema. Un appoggio quest'ultimo che ha scatenato un vespaio di polemiche nel Pd in quanto prova, per i renziani, delle porte aperte al ritorno dei fuoriusciti di Mdp con Zingaretti segretario. Walter Veltroni e Francesco Rutelli, al momento, non si sono schierati. Quanto a Matteo Renzi continua a tenersi lontano dal congresso dem. Per quanto riguarda i parlamentari dem, la stragrande maggioranza è schierata con Martina. Basta pensare che alla riunione di ieri sera della componente renziana che sostiene il segretario uscente era almeno una ottantina tra deputati e senatori. In tutto i renziani che hanno sottoscritto la mozione Martina sono 84: Alfieri Alessandro, Bazoli Alfredo, Bini Caterina, Biti Caterina, Bonafè Simona, Bonomo Francesca, Borghi Enrico, Buratti Umberto, Cantini Laura, Cardinale Daniela, Carè Nicola, Ceccanti Stefano, Ciampi Lucia, Collina Stefano, Comincini Eugenio, Critelli Francesco, Cucca Giuseppe, D'Alessandro Camillo, Dal Moro Gian Pietro, D'Alfonso Luciano, Danti Nicola, De Castro Paolo, De Filippo Vito, De Menech Roger. Ed ancora: De Monte Isabella, Del Barba Mauro, Di Maio Marco, Faraone Davide, Ferrandino Giuseppe, Ferrari Alan, Ferrazzi Andrea, Fiano Emanuele, Fragomeli Gian Mario, Fregolent Silvia, Gadda Maria Chiara, Garavini Laura, Gariglio Davide, Giacobbe Francesco, Giacomelli Antonello, Grimani Leonardo, Guerini Lorenzo, Lacarra Marco, Laus Mauro, Lotti Luca, Magorno Ernesto, Malpezzi Simona, Manca Gavino, Marcucci Andrea, Margiotta Salvatore, Miceli Carmelo, Migliore Gennaro, Mor Mattia, Morani Alessia, Moretto Sara, Morgano Luigi, Morgoni Mario, Mura Romina, Nardi Martina, Navarra Pietro, Noja Lisa, Paita Raffaella, Parrini Dario, Patriarca Edoardo, Pezzopane Stefania, Piccoli Nardelli Flavia, Picierno Pina, Prestipino Patrizia, Romano Andrea, Rosato Ettore, Rossi Andrea, Rotta Alessia, Sbrollini Daniela, Schirò Angela, Sensi Filippo, Siani Paolo, Stefano Dario, Sudano Valeria, Taricco Mino, Topo Raffaele, Ungaro Massimo, Vattuone Vito, Vazio Franco, Viscomi Antonio, Zan Alessandro. A questi si aggiungono 25 parlamentari che fanno riferimento allo stesso Martina, a Graziano Delrio e Matteo Orfini e che avevano già aderito alla mozione. Matteo Richetti, innanzitutto, che con Martina sta promuovendo un ticket. Ma anche Debora Serracchiani, ex-franceschiniana, e poi Carla Cantone, Giuditta Pini, Chiara Gribaudo, Andrea De Maria (cuperliano) e Matteo Mauri mentre al Senato ci sono Tommano Nannicini (già con Renzi a palazzo Chigi), Francesco Verducci, Valeria Valente, Roberto Rampi. Tanti poi i sindaci a partire da quello di Firenze, Dario Nardella. Tra i presidenti di regione, c'è Enzo De Luca il cui sostegno ha contribuito alla vittoria di Martina nei congressi di circolo in Campania. A livello parlamentare per il governatore del Lazio si stanno impegnando big come Paolo Gentiloni e Dario Franceschini che ha portato la sua componente Areadem quasi in toto sul governatore del Lazio. E poi gli ex-ministri Andrea Orlando, Roberta Pinotti, Marianna Madia, l'ex-capogruppo al Senato, Luigi Zanda. E soprattutto c'è Marco Minniti, il candidato sul quale avevano puntato i renziani confluiti su Martina dopo il ritiro dell'ex-titolare del Viminale. Dal bacino renziano, Zingaretti ha raccolto il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ma anche personalità schierate da sempre con il senatore di Rignano come Rosa Maria Di Giorgi, ex-vicepresidente del Senato, o Elisabetta Gualmini, vicepresidente dell'Emilia-Romagna. Alla Camera punto di riferimento della mozione è Paola De Micheli, ex-area Martina e ex-commissario per il terremoto, quindi i deputati di Areadem a partire da Franceschini e Piero Fassino passando per Chiara Braga e Alberto Losacco, Andrea Orlando e i suoi come Michele Bordo, Roberto Morassut (area Veltroni). Al Senato con Zingaretti sono schierati Franco Mirabelli, Bruno Astorre, Monica Cirinnà, Antonio Misiani, Anna Maria Parente, l'ex-ministro Roberta Pinotti. Con Zingaretti si è schierato anche Francesco Boccia, arrivato quarto nella fase del congresso degli iscritti. Martina ha invece ottenuto l'appoggio di Maria Saladino, arrivata ultima nei congressi di circolo.Tra i sindaci per Zingaretti spicca quello di Bologna, Virginio Merola, mentre tra i presidenti di regione c'è il sostegno di Michele Emiliano e Stefano Bonaccini. Tornando ai parlamentari con il turborenziano Roberto Giachetti ci sono Anna Ascani, candidata in ticket, Luciano Nobili, Ivan Scalfarotto, Luigi Marattin e Maria Elena Boschi, secondo i boatos, ma l'ex-ministro ancora non si è ufficialmente schierata. Per quanto riguarda le personalità fuori dalla politica, Zingaretti stravince. La candidatura del governatore del Lazio è stata sottoscritta da un lungo elenco di intellettuali e artisti. Al momento le firme sono 120 e tra questi: Matteo Garrone, Maurizio De Giovanni, Alessandro Gassman, Dacia Maraini, Gabriele Lavia, Ferzan Ozpetek, Gabriele Muccino, Andrea Occhipinti, Giovanni Veronesi, Pamela Villoresi, Paolo Crepet, Stefania Sandrelli, Veronica Pivetti, Rocco Papaleo, Monica Guerritore, Alessandro Haber. Con il presidente della Regione Lazio si è schierato anche Giuseppe Antoci, già Responsabile Legalità del Pd e vittima di un gravissimo attentato mafioso nel maggio 2016. Martina ha invece ottenuto un paio di giorni fa il sostegno di Mauro Berruto, ex-tecnico della nazionale di Volley.

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