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Luigi Di Maio fregato pure dal Pd. Nicola Zingaretti: "Crisi? Si vota", perché ora gode Salvini

Giulio Bucchi
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Tanti saluti a Luigi Di Maio. Al Movimento 5 Stelle non resta che Matteo Salvini. Un bel guaio, visto che il ricatto implicito alla Lega era che in caso di governo ci sarebbe stata sempre l'exit strategy di un governo Pd-5 Stelle. Invece Nicola Zingaretti, candidato segretario dem e favorito alle imminenti primarie del 3 marzo, si è tirato indietro a sorpresa: "Se ci fosse una crisi di governo, da segretario chiederei le elezioni anticipate". Leggi anche: I sondaggi segreti sul M5s, panico Di Maio-Dibba. "Sotto la soglia psicologica" "Siamo alternativi - ha poi aggiunto riguardo ai grillini - un'alleanza con loro non è mio obiettivo politico". Niente stampella dunque, anche se in fondo nelle alchimie parlamentari nulla è certo. Di sicuro, però, sul piano della trattativa tra Di Maio e Salvini, il dietrofront ufficiale del futuro capo del Pd peserà eccome.

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