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Stephen Ogongo, nasce il partito dei "nuovi italiani": quanti voti si prendono

Gino Coala
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A pochi mesi dalle elezioni Europee, nasce il movimento pro-immigrati "Cara Italia", non a caso come il titolo del brano più famoso del rapper Ghali, con ben 6 mila adesioni e un piano strategico che ha tutta l'aria di voler presto sbarcare anche in politica. L'idea nasce per "dare voce a chi non ce l'ha, ai tanti delusi della mancata riforma della Bossi-Fini, dello Ius soli e delle politiche razziste dell'attuale maggioranza". Leggi anche: Salvini risponde agli immigrati della Diciotti che vogliono un risarcimento: "Sapete cosa vi do?" Il movimento è stato fondato dal giornalista Stephen Ogongo, 44 anni e originario del Kenya, in Italia da 25 anni. Caporedattore di dieci testate del gruppo "Stranieri in Italia", Ogongo è padre di due figlie e vanta nel curriculum anche una docenza all'Università Gregoriana. Intervistato da Repubblica, Ogongo ha spiegato che il movimento "ha come protagonisti gli immigrati e gli italiani che lavorano insieme contro il razzismo e tutte le altre forme di discriminazione. Una casa comune - ha detto il giornalista - per cercare di mettere insieme associazioni, organizzazioni, gruppi che si occupano dei diritti dei nuovi italiani". L'idea del partito dietro il movimento emerge chiara già dalla descrizione riportata sulla pagina Facebook Cara Italia: "L'Italia è di chi la ama e noi la amiamo. Cara Italia è un nuovo movimento con l'obiettivo di lottare per e difendere i diritti degli immigrati e di tutti gli italiani". L'obiettivo del movimento è poi più esplicito: "Creare una classe dirigente che veramente ama il nostro Paese... Un giorno in cui il Parlamento sarà pieno di parlamentari italiani di tutte le origini". Ma le ambizioni sono altissime: "Un Italia di origine indiana" può diventare "presidente della Repubblica". I numeri non mancano al movimento Cara Italia, che già oggi può contare sulla forza dei giornali e siti di Stranieri in Italia letti ogni mese da circa "un milione e mezzo di immigrati e nuovi cittadini, insieme agli italiani". Basterebbero già questi numeri, trasformati in voti, per portare il movimento con una pattuglia di deputati alla Camera.

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