Autonomia, Stefani: "Io non mi arrendo"
Roma, 22 feb. (AdnKronos) - "Il 14 febbraio ho consegnato al Cdm i testi delle tre bozze di intesa. I testi contengono il frutto di un lavoro serio, ponderato e pesato nei dettagli e fatto tra le regioni e tutti i ministeri competenti. I testi ci sono dunque, quello che manca per giungere alla firma dell'intesa è un accordo su importanti nodi specifici che si sono generati tra i ministeri di Infrastrutture, Salute, Ambiente e Beni culturali su alcune richieste avanzate da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna". Così Erika Stefani, ministra per gli Affari regionali e autonomie. "Per questo - aggiunge la ministra leghista - si è ritenuto necessario un tavolo politico per dirimere questioni politiche ancora aperte. I testi che ho dato a Conte e ai ministri sono completi. C'è sia la parte sulla quale è stato raggiunto un accordo che quella dove sono evidenziati i nodi ancora da sciogliere. Tutti sono quindi a conoscenza sia dell'impianto che dei dettagli delle intese. Non ci siamo affrettati, abbiamo solo lavorato a testa bassa con la consapevolezza di fare qualcosa di nuovo ma legittimati dalla Costituzione". Per Stefani "sull'Autonomia si è generato un dibattito distorto a tratti offensivo. Io non arretro e non mi arrendo. L'autonomia non è solo una richiesta legittima ma è soprattutto una risposta. L'autonomia semplifica, sburocratizza, responsabilizza, avvicina il centro decisionale ai cittadini. Ribadisco che ritengo il confronto parlamentare un'occasione ricordando però che le risposte a legittime istanze delle regioni sono un dovere".