Reddito, Di Maio: "Cambi residenza ultimi 3 mesi non valgono"
Roma, 23 feb. (AdnKronos) - "I cambi di residenza degli ultimi tre mesi non valgono. Per evitare che il reddito venga macchiato da alcuni furbetti del Reddito di cittadinanza". Lo ha annunciato il vicepremier Luigi Di Maio a Termini Imerese (Palermo), dove ha incontrato i sindaci e i sindacati sulla vertenza Blutec. "I numeri del reddito di cittadinanza in Sicilia saranno imponenti, importanti ma le famiglie che ne usufruiranno avranno doveri" ad esempio "sui lavori di pubblica utilità" ha detto Di Maio evidenziando anche il ruolo chiave della formazione. Il ministro del Lavoro ha anche replicato a Fitch. "Ogni politica che il governo sta portando avanti è pensata per cinque anni e quindi non sono d'accordo con Fitch sul fatto che possano esserci elezioni anticipate dopo le Europee" ha sottolineato Di Maio. Con riferimento al rating, il fatto che "non cambi ci permette di dire che le politiche di questo governo degli ultimi otto mesi non stanno assolutamente peggiorando la situazione economica in Italia. Il decreto dignità sta portando i primi frutti e non sono io a dirlo, ma l'Inps". Quanto alla Blutec, "deve rispettare gli impegni che ha preso. E allo stesso tempo Fiat cioè Fca deve fare la sua parte, perché è vero che ha deciso di andare via ma si è impegnata a garantire la transizione". "La legge non ci consente di erogare la cassa integrazione ai lavoratori. Ebbene, io sono venuto qui oggi per dirvi che lunedì modificheremo la legge con un emendamento che sarà presentato al decreto che ha dentro il reddito di cittadinanza e quota 100 - ha detto Di Maio - E' un emendamento già bollinato dalla ragioneria generale dello Stato e che entrerà nella legge dello Stato entro i prossimi quindici giorni". "E come ministro direttamente erogherò ai lavoratori di Termini Imerese della Blutec gli ammortizzatori sociali dei due mesi che non hanno avuto nonostante l'accordo siglato con i sindacati e per i prossimi quattro mesi fino a giugno", ha spiegato. "Ma questa non è la risposta a questo territorio - ha aggiunto - è solo il modo di dimostrare che quando si vuole fare una cosa si può fare anche modificando la legge. Il problema è che lo Stato si deve fare rispettare". Per Di Maio "essere qui vuol dire iniziare un percorso. La cosa che più non sopporto da ministro per lo Sviluppo economico è quando vengono al ministero, mi presentano un piano industriale, mi dicono che vogliono raggiungere degli obiettivi, prendono soldi pubblici e poi non rispettano quegli obiettivi. Questa è una cosa che cercheremo di cambiare, perché purtroppo molti soggetti erano stati abituati male" ha sottolineato ancora il vicepremier parlando con i giornalisti. Commentando poi la possibilità di un interesse di Nissan e Honda sul territorio, Di Maio ha spiegato che nelle prossime settimane incontrerà "dei soggetti economici che stanno mostrando interesse per l'Italia a causa della Brexit". Ma "il fatto che possano arrivare nuovi investitori in questo territorio non ci deve fare demordere dal fatto di farci rispettare con Blutec, perché hanno preso degli impegni con lo Stato e li devono rispettare".