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Luigi Di Maio implora Matteo Salvini: "Facciamo slittare la legittima difesa o mi massacrano"

Davide Locano
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Spalle al muro. È questa la condizione in cui versa Luigi Di Maio dopo il voto in Sardegna, dagli esiti catastrofici per il suo M5s. Il leaderino, ora, teme di avere le ore contate: i dissidenti grillini sono pronti a tutto pur di liberarsi di lui, e boatos danno conto del fatto che anche Beppe Grillo e Davide Casaleggio lo abbiano scaricato. Già, non è all'altezza. Era evidente da tempo, è bastato qualche mese di governo per dimostrarlo. E ora, del governo, che sarà? Il futuro, al netto delle rassicurazioni fornite da un Matteo Salvini sempre più sornione, è tutto da scrivere. Per certo, la Lega, di fronte a questo ribaltamento di rapporti di forza vorrà ottenere di più; di contro, il M5s, pur di cercare di frenare l'inarrestabile tracollo in termine di consensi proverà a sua volta a imporsi sul Carroccio, in quella che per Di Maio sarebbe l'ennesima strategia kamikaze. Strategia che, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, avrebbe già iniziato il suo corso. Leggi anche: Di Maio farnetica dopo il disastro in Sardegna Il quotidiano, infatti, dà conto di quella che sarebbe stata la richiesta di Di Maio a Salvini, ossia quella di far slittare uno dei provvedimenti più cari alla Lega, la legittima difesa. "Se la mettono in votazione ora, ci massacrano", ha detto Giggino al leghista. A massacrarlo sarebbe la sinistra grillina e la base del partito. Richiesta disperata di un leader disperato, quella di Di Maio. Difficile che Salvini faccia slittare la legittima difesa, così come è difficile che venga impressa un ulteriore accelerata allo sciagurato reddito ai fannulloni, accelerata parimenti richiesta dal capetto politico delle Cinque Stelle cadenti. Manovre, quelle di Di Maio, che potrebbero portare proprio a quella crisi di governo che, a parole, tutti escludono.

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