La caduta delle stelle

Vittorio Di Battista massacra il M5s (e Luigi Di Maio?): il papà peggio del figlio Alessandro

Davide Locano

Il M5s, stufo dei suoi deliri, ha messo il silenziatore ad Alessandro Di Battista: meglio farlo tacere. Il suo ritorno annunciato in pompa magna in Italia non ha sortito alcun effetto. Anzi, forse sì: ha accelerato il crollo dei pentstellati, si vedano Abruzzo e Sardegna. Risultato? Messo in naftalina. Chi però i grillini proprio non riescono a far tacere è il padre di Dibba, il quale proprio come il figlio ci ha abituato agli sproloqui. L'ultimo dei quali piove all'indomani della disfatta sarda sulla pagina Facebook del signor Vittorio Di Battista, che pomposamente titola il suo intervento "pacta sunt servanda". Dunque spiega che "la via crucis continua. Dopo la stazione d'Abruzzo, quella sarda a cui seguiranno, il prossimo 24 marzo quella di Basilicata e, il 23 maggio, quella europea". Insomma, prevede sciagure per i grillini. E su questo è difficile smentirlo. Leggi anche: Vittorio Feltri e la distruzione umana di Di Battista Di Battista senior, poi, aggiunge: "I patti vanno rispettati, dicevano gli antichi e gli antichi erano persone serie e capaci. Anche noi, voi, dobbiamo e dovete mantenere i patti - prosegue -. Quelli sottoscritti con il Popolo, in piazza, alla luce del sole". Ed eccoci all'atto d'accusa del signor Vittorio: "Quelli siglati in qualche ufficio, seduti su divani e divanetti di broccato, quelli che in cambio ti 'concedono' di fare il ministro o il sottosegretario, non sono patti, sono compromessi". Fin troppo chiaro il significato delle sue parole: a suo insindacabile giudizio il M5s dovrebbe scaricare subito la Lega. Sospetto anche quel riferimento a "il ministro", che potrebbe essere Luigi Di Maio, o chi per lui. E ancora, prendendosi fin troppo sul serio, Di Battista aggiunge: "La guerra è bella ma è scomoda, diceva Paolo Monelli. Quando ci saranno le elezioni in Puglia?". Amen. Di seguito il post di Vittorio Di Battista: