Matteo Salvini bulldozer, il doppio piano per schiacciare Luigi Di Maio
Matteo Salvini va avanti. Dopo aver ottenuto ottimi risultati in Abruzzo e in Sardegna ora l'obiettivo del leader della Lega è tranquillizzare il popolo del Nord su autonomia regionale differenziata e legittima difesa, calendarizzata dopo l'ennesimo rinvio per il 5 marzo alla Camera, passando per la Tav. Argomenti sui quali è in corso un braccio di ferro con l'alleato del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio. Il vicepremier leghista, riporta il Corriere della Sera, ieri 27 febbraio è dovuto rientrare a Roma per incontrare il ministro degli Affari regionali Erika Stefani e i governatori della Lombardia e del Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, molto preoccupati per il freno dei grillini sull'autonomia differenziata. "In settimana avrò un documento di sintesi da discutere con il premier Conte e con il vice Di Maio", li ha rassicurati Salvini. E ancora, ha detto: "Applicheremo la Costituzione. Non mi sembra che le regioni ad autonomia speciale abbiano da perdere alcunché. Stiamo vivendo un momento storico: lo dimostrano le altre regioni che hanno avanzato richiesta di autonomia: Liguria, Piemonte, Campania, Toscana, Umbria e Marche. È una richiesta di buona amministrazione e di spesa trasparente". Leggi anche: Si stanno mangiando i 5 Stelle, il sondaggio-sentenza. Masia: "Chi si prende i voti grillini", Di Maio nel panico Sulla legittima difesa, il ministro dell'Interno ha poi chiarito: "Non abbiamo rinviato la legge per fare un favore ai Cinque Stelle, non siamo al mercato. La legittima difesa entro marzo sarà legge. Se c'è qualcuno a cui non va bene si tolga la toga, si presenti alle elezioni...". La legge sulla legittima difesa, però, dovrà poi tornare al Senato per una terza lettura. Sulla Tav, infine, Salvini sa che entro l'11 marzo devono partire i bandi se non vuole perdere 300 milioni di finanziamenti Ue: "Ho consegnato a Conte una proposta di decreto sblocca-cantieri". In serata cena "cordiale" a Palazzo Chigi tra Conte, Di Maio e Salvini per fare il punto, in primi sull'autonomia regionale.