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Alessandro Sallusti: "Poiché pazzi è da querela...". Conte, Di Maio e pure Salvini, è uno strike

Cristina Agostini
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"Oggi a noi italiani sembra di stare a bordo dell'Aereo più pazzo del mondo". Alessandro Sallusti è sconcertato dal "dramma che diventa parodia, la paura che si trasforma in risata quando il manichino Otto, un po' come nel nostro caso Giuseppe Conte, pensa di prendere il comando delle operazioni". E, continua il direttore nel suo editoriale su Il Giornale, "siccome «pazzi» è da querela, diciamo che abbiamo «il governo più matto del mondo» che sta trasformando la Tav nel «treno più matto del mondo», soltanto che questo film non fa ridere e soprattutto non è garantito il lieto fine". Leggi anche: Raptus-Di Maio: "Quello non è capace di fare nulla". Retroscena esplosivo: dopo la smentita di Conte... In sostanza, "Conte, nel giro di poche ore, prima annuncia che la Tav si poteva fare rivedendo il progetto al ribasso e quindi a costi ridotti, poi in serata ha fatto sapere che non se parla per niente; Di Maio, per non perdere i finanziamenti europei, dà il via libera agli appalti per i cantieri  «tanto li annulliamo tra qualche mese»; il ministro Toninelli (ricorda lo psicopatico Ted Striker, protagonista dell'Aereo più pazzo del mondo) avvia una nuova perizia sui costi-benefici del tunnel ferroviario ma dice contemporaneamente che «questo studio non ha alcun valore scientifico»". E conclude amaro, "passino quelli grillini doc, ma quelli in «libera uscita» dal centrodestra e dal centrosinistra dovrebbero fare una sincera e profonda autocritica. E tornare alla casa madre il prima possibile, prima che sia troppo tardi per porre in essere un rimedio efficace". Il messaggio a Matteo Salvini è evidente.

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