votazioni sinistre

Primarie del Pd, Matteo Renzi ai seggi, la legnata ai dem: "Spero che non trattino il vincitore come me"

Cristina Agostini

E' la domenica delle primarie per il Partito democratico che voterà per il nuovo segretario dem tra Maurizio Martina, Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti, i cittadini avranno a disposizione oltre 7.000 seggi fra Italia ed estero, aperti dalle 8 alle 20. Possono votare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 16 anni e quelli dell’Unione europea e di altri Paesi, residenti in Italia: per votare occorre avere la tessera elettorale e un documento di identità. Chi non è iscritto al Pd dovrà lasciare un contributo di almeno 2 euro. Leggi anche: Travaglio, l'attacco feroce ai giudici "spocchiosi e ipocriti": "Che fine farà Salvini con questa magistratura rossa" "Penso che si debba fare un grande in bocca al lupo ai tre candidati per la sfida molto leale che hanno fatto, e penso che sia importante che chiunque vinca le primarie, il giorno dopo, non subisca il trattamento che abbiamo subito noi che abbiamo vinto due volte con il 70% e per due volte abbiamo avuto il fuoco amico", dice Matteo Renzi, ex segretario Pd dopo aver votato per le primarie: "È tempo di festeggiare la festa della democrazia che oggi vede migliaia di volontari organizzare dei seggi  finché c’è un partito che fa questo lavoro, che riesce a mobilitare meravigliose energie, credo che questo sia un fatto positivo. Mi piacerebbe che lo facessero anche gli altri". E sostiene di non aver "voluto fare alcuna corrente, al punto che i vari esponenti che sono stati con me in questi anni si sono divisi su tutte e tre le mozioni".