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Massimo D'Alema, coltellata in famiglia alle primarie Pd. Chi è andato a votare: "A sinistra...", gode Renzi

Giulio Bucchi
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C'era anche Linda Giuva, moglie di Massimo D'Alema, in fila per votare alle primarie del Pd al seggio di piazza Mazzini, a Roma. Residente in zona e vicina di casa del neo-segretario Nicola Zingaretti, ai giornalisti lady D'Alema risponde sorridente: "Certo non mi sono astenuta, e non sarei qui se non pensassi che questo partito si può ancora risollevare. Il Pd - dice la signora a Repubblica - è ancora una forza fondamentale del centrosinistra. Anzi, senza Pd non c'è centrosinistra". Detto dalla moglie dall'uomo che, fondando LeU, ha rischiato di ammazzare quel partito suona un po' come una nemesi politica. Per Matteo Renzi, ma forse pure lo stesso Baffino (che ai seggi, almeno lui, non s'è visto). Leggi anche: "I suoi dicono che ai seggi...". Renzi, fine oscena alle primarie Pd

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