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Tav, il M5s minaccia Giuseppe Conte: "Accordo? No, pronti a far cadere il governo"

Davide Locano
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Proprio in concomitanza del vertice sulla Tav che si è tenuto a Palazzo Chigi (al termine del quale Giuseppe Conte ha detto che siamo in "dirittura d'arrivo" e ha escluso crisi di governo), il M5s minaccia di far saltare il banco nel caso in cui venisse realizzata l'opera. Le parole sono quelle del sottosegretario agli Affari regionali, Stefano Buffagni: "Io non mi occupo di trovare il compromesso - ha premesso ad Agorà, su Rai 3 -. Detto ciò, se bisogna andare a casa perché noi non vogliamo buttare soldi per opere vecchie io non vedo il problema". Insomma, il sottosegretario grillino dice chiaro e tondo che il M5s, sulla Tav, è pronto ad andare a casa. Leggi anche: Di Maio, l'ordine ai ministri 5 stelle: "Dimenticare l'autonomia" A fare da pompiere, però, ecco le parole di Claudio Durigon, anche lui presente in studio ad Agorà: "Secondo me troveranno una soluzione adeguata anche sul Tav come è stato trovato un po' su tutto", ha affermato il sottosegretario leghista al ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Anche per il grillino Emilio Carelli, M5s e Lega troveranno un accordo. Restano però le parole, pesantissime, di Buffagni, un fedelissimo di Luigi Di Maio. Dello stesso Di Maio che in quei minuti incontrava a Palazzo Chigi il premier Conte e Matteo Salvini, oltre a Danilo Toninelli. E considerando che Conte al termine del summit ha aggiunto che "credo che entro venerdì troveremo un accordo", è evidente che qualcosa non torni. Di sicuro, il caso è tutt'altro che chiuso.

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