Il vicepremier leghista

Matteo Salvini, il retroscena: adesso aspetta le urne ma finché Luigi Di Maio resiste si va avanti

Cristina Agostini

"Ho la testa dura, io non cambio. Il governo va avanti fino alla fine". Matteo Salvini tira dritto. Senza cedimenti. Certo il Movimento 5 stelle lo irrita spesso come sulla Tav ma il leader della Lega è convinto di aver lui il coltello dalla parte del manico. Al premier e a Luigi Di Maio, riporta il Corriere della Sera in un retroscena, chiederà un impegno per riformare il codice degli appalti e sbloccare opere come Terzo Valico, Pedemontana, ferrovie in Sicilia e Alta velocità in Puglia. Sulla Tav per adesso va bene che partano solo gli avvisi.  Leggi anche: "Vediamo chi si brucia prima", Renzi attacca Salvini. Lo sfregio in diretta: come si va a schiantare Salvini ha fretta di mandare un messaggio concreto agli imprenditori del Nord, delusi sulla Tav: quando dice che il dibattito è servito "perché almeno tutti i colleghi di governo hanno capito che ci sono 300 cantieri da sbloccare" il leader della Lega intende esortare i ministri grillini a darsi una mossa per rimettere in moto il Paese. "Se alzano il tiro di nuovo si va tutti a casa", dice una fonte vicina al vicepremier ma come ha detto a Lucia Annunziata il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, l'unico che potrebbe volere le elezioni è Salvini, "ma se vede che il contratto funziona...". Insomma, nessuno vuole la crisi di governo e il vicepremier ai suoi lo dice chiaramente: "Finché Di Maio resiste si va avanti", è il suo mantra.