Corruzione e manette

M5s, arresto di Marcello De Vito? Paolo Becchi: "Ecco perché oggi muoiono i grillini"

Davide Locano

Sinora di poteva dire tutto il male che si voleva del M5S, che sono incapaci, incompetenti, arroganti e via di seguito. D'altro canto però un fatto restava incontestabile: la loro diversità rispetto alle altre forze politiche. Certo ormai da tempo nelle diverse scatolette di tonno si muovevano a loro agio e i danni (giudiziari) erano piuttosto innocui. Oggi c’è stato però un salto di qualità che avrà la ripercussione di un terremoto: l'arresto di un personaggio di spicco per corruzione, Marcello De Vito. Tutto poteva succedere nel MoVimento, tutto, ma questo no. L’arresto per presunte tangenti del presidente del consiglio comunale capitolino, De Vito, è un colpo mortale per il M5S che ha costruito la sua fortuna proprio sulla lotta alla corruzione. È la fine di un mito.— Paolo Becchi (@pbecchi) 20 marzo 2019 Perché la fortuna del MoVimento nasceva da qui, il grande consenso popolare era in fondo dettato dalla continua sbandierata dichiarazione di onestà. Al ritornello "sbaglieranno ma almeno non rubano", "sono comunque diversi dagli altri" non crederà più nessuno. Da tempo il M5S è cambiato, e si potrà anche discutere sul cambiamento e sui cambiamenti in corso, ma con quello che è successo c’è stato qualcosa di diverso: è finito il mito del M5S, ha esalato l’ ultimo respiro il M5S fondato da Casaleggio e Grillo, quel MoVimento che con la sua innocenza e purezza aveva conquistato milioni di italiani di Paolo Becchi