Basilicata al voto
Roma, 24 feb. (AdnKronos) - Domenica al voto per i lucani chiamati ad leggere il nuovo presidente della Giunta regionale e il Consiglio della undicesima legislatura. Urne aperte dalle 7 alle 23, subito dopo la chiusura dei seggi si procederà allo spoglio. E' la Regione a coordinare le operazioni e l'intero procedimento elettorale sulla base di una riforma approvata ad agosto e modificata a ottobre a seguito di rilievi del Viminale. COME SI VOTA - Non è previsto il voto disgiunto. Per la parità di genere, l'elettore può esprimere due preferenze riservando la seconda a un candidato di sesso diverso, pena l'annullamento della stessa. I SEGGI - Venti i seggi: sette spettano alla provincia di Matera (popolazione residente di 200.101 persone), tredici a quella di Potenza (377.935). Alle scorse politiche del 4 marzo 2018 gli aventi diritto al voto sono stati 462.768 suddivisi in 681 sezioni. Anche se la legge è stata riformata, è confermato il sistema maggioritario, con l'elezione diretta del presidente della Regione. Insieme al neo eletto entrerà in Consiglio regionale il candidato presidente della coalizione classificatosi al secondo posto (miglior perdente). Gli altri 19 seggi verranno attribuiti con criterio proporzionale alle liste delle due circoscrizioni provinciali di Potenza e Matera, così come è avvenuto in passato. 4 CANDIDATI - Quattro i candidati alla carica di presidente della giunta regionale. Sono 14 le liste presentate in provincia di Potenza, le stesse in lizza in provincia di Matera. In tutto i candidati alla carica di consigliere regionale sono circa 280, di cui 113 donne. Numero elevato anche grazie alla norma della legge elettorale che ha fissato il tetto del sessanta per cento di presenza di un genere rispetto a un altro. Per Vito Bardi, candidato del centrodestra, le liste a supporto sono cinque (Basilicata positiva Bardi Presidente, Lega Salvini Basilicata, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Idea-Per un'altra Basilicata); Antonio Mattia è il candidato portavoce del Movimento 5 Stelle; Carlo Trerotola, per il centrosinistra, è sostenuto da sette liste (Avanti Basilicata, Comunità democratiche, Basilicata Prima - Riscatto, Progressisti Basilicata, Verdi - Realtà Italia, lista Trerotola- Centro democratico - Progetto popolare, Psi); Valerio Tramutoli si presenta con 'Basilicata possibile'. I PRECEDENTI ELETTORALI- Il 17 e 18 novembre del 2013 i lucani hanno votato per la decima legislatura e hanno eletto Marcello Pittella (Pd) con il 59,6% delle preferenze. Premiata la coalizione di centrosinistra con Pd 24,8%, la lista Pittella presidente 16,01%, Psi 7,47%, Realtà Italia 5,92%, Centro democratico 5,04%, Italia dei Valori 3,45%. Il contendente del centrodestra nel 2013 è stato Tito Di Maggio, 19,38% dei voti (Pdl prima forza con 12,27%); per il Movimento 5 Stelle Piernicola Pedicini, 13,19%, nel 2014 eletto eurodeputato. L'altro 'vincitore' nella precedente tornata elettorale è stato l'astensionismo: affluenza del 47,6%. Nel 2010, quando vinse Vito De Filippo con il 60,8%, sempre per il centrosinistra, l'affluenza era stata del 62,8%. La storia politica lucana delle Regionali è nel segno del centrosinistra. Alle Politiche dell'anno scorso si è registrata un'inversione di tendenza. Il Movimento 5 Stelle è stato la forza politica prevalente con otto seggi tra Camera e Senato, su un totale di 13 assegnati alla Basilicata, con una media tra Camera e Senato del 44,35%, surclassando il centrodestra 25,39% (Fi 12,4% - Lega 6,28%), il centrosinistra 19,61% (Pd 16,14%) e Leu (6,44%).