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Luigi Di Maio e il retroscena dal cuore M5s: "Così Salvini diventerà premier, chi c'è dietro di lui"

Giulio Bucchi
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Nel Movimento 5 Stelle da settimane si sta facendo strada un'ipotesi degna della migliore spy story: Matteo Salvini "lavora segretamente a un suo governo con la benedizione di Washington". A riportare il sospetto dei grillini è il Messaggero, in uno scenario da psicodramma politico e umano alimentato dall'impressionante intreccio di interessi nazionali e internazionali di questi giorni. Leggi anche: "Fa il superuomo, ma...". Conte, sfogo privato: perché ora considera Salvini il suo nemico Nelle ore della visita del presidente cinese Xi Jinping a Roma, le tensioni tra i due partner di governo non a caso sono schizzate ai massimi storici, peraltro già "ritoccati" più volte in questi ultimi mesi. Luigi Di Maio filo-cinese, Salvini "filo-americano", scettico e guardingo, Giancarlo Giorgetti, numero 2 leghista, considerato da grillini l'ufficiale di collegamento tra via Bellerio, Quirinale, Casa Bianca, Wall Street, Bruxelles, Francoforte e chi più ne ha più ne metta. Nessuno, tra Di Maio, Salvini e lo stesso Giuseppe Conte sembra più trattenersi dall'evocare la parola "crisi di governo", tanto che il premier oggi ha sibillinamente ricordato ai due partiti la necessità di dedicarsi "a questo governo, senza pensare a quello successivo, fino all'ultimo giorno di vita dello stesso". E quando in politica si inizia a parlare di crisi, significa che la crisi c'è già. 

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