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Matteo Salvini, la minaccia a Giovanni Tria sui truffati delle banche: "Fallo, o ci penso io"

Gino Coala
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Mancano ancora i decreti attuativi perché i risparmiatori truffati dalle banche ricevano i risarcimenti di cui hanno diritti. L'attesa è legata alla firma del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, che da settimane avrebbe i provvedimenti pronti sulla scrivania. È un tema cruciale per il governo, in particolare per il vicepremier Matteo Salvini che proprio all'ultima assemblea dei risparmiatori truffati aveva garantito il suo impegno perché il decreto diventasse operativo al più presto e che oggi sull'ipotesi di una mancata firma di Tria dice: "Non la prendo neanche in considerazione - ha detto durante una visita al Policlinico Ca' Granda - Non possiamo sempre aspettare le letterine dell'Europa. Sono certo che entro questa settimana Tria firmerà i decreti e saremo tutti felici e contenti". Leggi anche: Salvini asfalta Tria: "Mi sono rotto le p***. La vergogna sulle banche Dietro il temporeggiare di Tria non ci sarebbero solo i dubbi sollevati da Bruxelles sulle regole bancarie europee, ma anche i rapporti turbolenti che la Lega avrebbe sviluppato con il ministro dell'Economia ormai dai tempi della legge di Bilancio, a dicembre scorso: "I rapporti sono eccezionali - ha precisato Salvini - se poi mi firma i decreti attuativi per i rimborsi ai risparmiatori truffato lo porto via per il weekend. Però - ha messo in chiaro il leghista - o li firma entro questa settimana, e lo dico nel modo più costruttivo possibile, oppure se mi dice che aspettiamo una risposta dall'Europa, ne facciamo a meno di questa risposta e li andiamo a scrivere noi". Salvini ha poi aggiunto: "Ieri ero a Treviso e c'è tanta gente che si arrabbia e che ha fame e ha fretta - quindi non credo si possa aspettare mezz'ora di più".

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