"Pistole ad acqua per difendersi", la provocazione del prete
Il caso
Roma, 27 mar. (AdnKronos) - 'Pistole ad acqua per difendersi dai ladri'. La provocazione con tanto di cartello appeso all'ingresso della chiesa arriva da un sacerdote da sempre in prima linea nell'aiuto ai poveri, don Pietro Sigurani, parroco della centralissima basilica romana di S. Eustachio, a due passi dal Senato dove tra oggi e domani dovrebbe essere approvata la legge sulla legittima difesa. Don Pietro, da alcuni giorni, davanti all'ingresso della chiesa, ha appeso un cartello sul quale ha scritto: 'Gli amici poveri di Sant'Eustachio come segno quaresimale regalano a chi vuole una pistola ad acqua per difendersi dai ladri. Auguri a tutti di pace e bene'. "A chi vive in mezzo alla povera gente, ai disagiati, a chi subisce tanti soprusi ed è privato di tanti diritti - spiega all'Adnkronos don Sigurani, autore della provocatoria iniziativa - viene normale pensare che c'è bisogno più di solidarietà che di incutere paura. Sono convinto che è il bene che nobilita l'uomo. Ecco il perché di questo cartello".Tra oggi e domani il Senato dovrebbe approvare la legge sulla legittima difesa. "Mi sembra che siamo davanti ad un navigare a vista senza prospettiva del domani, - dice il parroco -. Senza nemmeno un'idea di alzare il livello delle persone. E' invece il momento di fermarsi a riflettere, non si può andare avanti così, agendo solo perché una cosa può essere utile per i propri interessi. Io cerco di essere cristiano ancora prima che prete. Il Vangelo comincia con l'angelo che dice: 'Non temere Maria' e alle donne al Sepolcro: 'Non abbiate paura'. Queste parole dovrebbero essere rispolverate da tanti, dentro e fuori le Aule del Parlamento".