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Roberto Speranza, nuova umiliazione: "Ma ritorna?". Dopo il "faccia come il c***", chi lo bastona

Giulio Bucchi
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"Fa entrare il cavallo di Troia di Speranza". Al Corriere della Sera Roberto Giachetti, candidato perdente alle ultime primarie del Pd, svela il giochino sporco del neo-segretario Nicola Zingaretti, che in direzione ha ufficialmente riaperto le porte dell'alleanza con il Pd per le elezioni europee anche ai fuoriusciti di Mdp/LeU. Quelli che, ricorda Giachetti, "hanno contribuito a far perdere le elezioni al Pd". E tutto, apertamente, all'insegna del "ho bisogno di tutti i voti possibili".  Senaldi, #90Secondi: "Dalla Boldrini a Ramy. Suicidio Pd, i due errori fatali di Zingaretti" Giachetti, insieme alla Ascani ultimo rappresentante dei renziani duri e puri (quelli trattativisti, Lotti e Guerini, si sono accodati alla decisione di Zingaretti), si è astenuto e ora il suo gruppo di 17 "ultimi giapponesi" viene tacciato di "fuoco amico": "Il fuoco amico lo conosco bene. È quello di chi votava in dissenso sul Jobs Act", accusa. Si adegua alla decisione dalla maggioranza, spiega, ma non vuole "essere normalizzato. Ho delle opinioni e le esprimo, sono in minoranza e faccio la minoranza. Se non si può più dissentire significa che si torna indietro ai tempi non del Pci, ma addirittura del Pcus". D'altronde, con Speranza lo lega più di qualche attrito: durante una infuocata direzione, rivolgendosi a lui quando ancora era dentro il Pd, parlò di "faccia come il c***". Bei tempi, destinati a ritornare.

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