In attesa del capo

Matteo Renzi, l'ultima mossa sospetta dei fedelissimi nel Pd: terremoto dem, il piano per la scissione

Gino Coala

Rimasti orfani di Matteo Renzi, i fedelissimi dell'ex premier si sono riorganizzati all'interno del Partito democratico con un'altra, l'ennesima, corrente per fare l'opposizione al neosegretario Nicola Zingaretti. A guidare il manipolo di ribelli ci sono Luca Lotti e Lorenzo Guerini, come riporta il Tempo, determinatissimi a riportare "l'impostazione riformista dei governi Renzi e Gentiloni, stimolando il dibattito interno del Pd per fungere da pungolo a Zingaretti e salvare la parte buona del renzismo senza gettare il bambino con l'acqua sporca". Leggi anche: Matteo Renzi, la fine oscena: "Dove sono costretti a vedersi i renziani" Il nuovo soggetto si chiama "Base riformista", ma sono allo studio altri nomi accattivanti come "Alternativa riformista" o "Iniziativa riformista". In cantiere c'è anche un manifesto di idee e naturalmente un'associazione con tanto di statuto. Un passaggio decisivo che può aprire mille scenari, tra i quali quello della scissione, nel caso in cui il capo dia il via libera a una nuova fase politica. L'associazione diventerebbe la spalla su cui poggiare il magna dei Comitati civici, che oggi sono costretti a riunirsi quasi di nascosto nei bar e in casa degli attivisti renziani.