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Banche, Guido Crosetto devasta il governo: "Razzismo economico sui truffati, prevedo ricorsi e contenziosi"

Giulio Bucchi
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"Razzismo economico". Guido Crosetto riassume così la spinosa vicenda dei rimborsi ai truffati dalle banche, che il governo concederà direttamente ai risparmiatori con 35mila euro di reddito imponibile. "Uno schiaffo alla Costituzione che lascia la porta aperta a ricorsi e contenziosi", assicura l'ormai ex deputato di Fratelli d'Italia, secondo cui la mediazione tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Giovanni Tria e i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio ha partorito un pasticcio pericolosissimo. Leggi anche: Bechis, profezia nefasta. "Tria aveva ragione ma ha perso. E adesso..." "Si introduce nel nostro ordinamento una nuova categoria - spiega Crosetto al Tempo -. Il reato si attenua secondo il censo. Mi sembra una distorsione che impatta anche sul principio costituzionale di uguaglianza. C'è un reato fino a un determinato reddito, sopra quella soglia il reato non c' è più. E invece o si è truffati tutti oppure non si è truffati". "Quando si affronta un qualunque problema sotto le elezioni si rischia un pastrocchio - è la sentenza del meloniano -. Va fatta una valutazione a mente fredda e non con l'ottica di prendere voti. Che è esattamente quello che è accaduto", col rischio di non riuscire a distinguere "tra vecchietta frodata e lo speculatore". Senza contare, sottolinea ancora, che "chi ha occultato guadagni all'erario può approfittare del risarcimento". E, come detto, in vista contenziosi legali: "Chi guadagna 35.100 euro all'anno non prenderà nulla. Per soli 100 euro in più all'anno si blocca un diritto. Secondo me la protesta è legittima".

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