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Marina Berlusconi fa a pezzi il governo: "La differenza tra un leader e chi non lo sarà mai"

Maria Pezzi

Marina Berlusconi parla una volta l'anno ai giornali ma quando lo fa non risparmia nessuno. Il presidente di Mondadori, tanto per gradire, boccia il governo: "Certe emergenze come l' immigrazione sono state gestite, ma su economia e infrastrutture c' è da augurarsi che almeno la parte più responsabile di questo esecutivo si fermi a riflettere". Voti a Matteo Salvini e Luigi Di Maio? "Lasciamo stare le pagelle e guardiamo più in generale. Ecco, credo bisognerebbe smetterla di considerare 'classe dirigente' una parolaccia. Il dramma di un Paese non è quello di avere una classe dirigente, ma di non averla o che non sia adeguata e competente". Marina parla anche della scelta del padre di ricandidarsi. Lei era davvero contraria? "Da figlia, l'idea di un' ennesima e faticosa campagna elettorale non mi entusiasma. Ma da figlia so anche che mio padre non rinuncerebbe mai a impegnarsi per quello in cui crede. Lotta da 25 anni per le sue idee e oggi che, assieme alle fondamenta dell'Europa, sembrano traballare i concetti stessi di libertà, di democrazia, di competenza c' è ancora più bisogno di personalità del suo livello. E mio padre non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro. Anche per questo lo ammiro".  Leggi anche: Silvio Berlusconi, il colpo di grazia di Giovanni Toti Suo padre è populista? "Con le parole si può far confusione. C' è chi, come mio padre, ha sempre messo al centro del suo impegno politico l' ascolto e l'attenzione verso i diversi bisogni, le diverse istanze del suo popolo, ma decidendo poi nell' interesse generale. E c' è chi invece va all'ossessivo rimorchio dei "like" e degli umori mutevoli degli internauti, per accontentare "il popolo" costi quel che costi. Mi pare una gran bella differenza: la differenza tra chi è un vero leader e chi leader non lo sarà mai".