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"Adesso Basta". Di Maio telefona a Conte: carabiniere morto, sciacallata grillina

Cristina Agostini
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Una telefonata sfogo. Il caso della morte del maresciallo Vincenzo Di Gennaro a Cagnano Varano ha colpito molto Luigi Di Maio. Che ha chiamato subito il suo ministro della Difesa Elisabetta Trenta, si è fatto dare le informazioni, e poi ha chiamato Giuseppe Conte: "Ora basta, non è la prima aggressione che fanno contro un servitore dello Stato. Quel che è accaduto a Cagnano Varano non può restare impunito. Quel criminale deve pagare ma anche il governo deve dare una risposta e la deve dare subito", si è sfogato il vicepremier grillino secondo quanto riporta Il Corriere della Sera. "Qui abbiamo parlato tanto di legittima difesa ma la vera legittima difesa serve per le nostre forze di polizia. Per i nostri carabinieri, poliziotti, militari e per chiunque svolga una funzione a tutela della sicurezza dei cittadini. Ne parlerò con il ministro della Giustizia Bonafede e anche con il Viminale". Di Maio ricorda a Conte: "Non è la prima volta che accade. Già a Roma con quei balordi che assalirono in pieno centro un nostro carabiniere, in quel momento il suo comportamento fu esemplare, ma ci è mancato poco. Poi ci sono stati i nostri militari di Strade Sicure aggrediti nei pressi di piazza San Pietro da un folle che gli tirò contro della benzina. Non se ne può più, dobbiamo rispondere con tutta la forza dello Stato". E pensa a inserire delle aggravanti per chi compie violenze contro le forze di polizia e militari.

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