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Luigi Bisignani: "Forza Italia ridotta peggio della Libia. Il grave errore, cosa rischia Silvio Berlusconi"

Cristina Agostini
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"Forza Italia è ormai ridotta peggio della Libia e si presenta alle elezioni europee frastornata e divisa", scrive Luigi Bisignani sul Tempo. Un paragone sconvolgente e paradossale, ma le "fazioni" dentro il partito di Silvio Berlusconi, sembrano quelle che dividono il Paese libico: "Con il generale Haftar potrebbero esserci Ghedini, Ronzulli e Tajani; con Sarraj, più filo-govemativi e con l'appoggio della comunità internazionale, si potrebbero immaginare Casellati, Gelmini e Gianni Letta, da sempre fedeli al Cavaliere che, a sua volta, assomiglia sempre più al figlio di Gheddafi, Sail, oggi chiuso in un bunker, così come lui ad Arcore. Tutti lo invocano, ma appare sempre più isolato, tagliato fuori da tutte le comunicazioni per un black out doloso che ha colpito la sua casa della Brianza". Leggi anche: Voto alla cieca alle europee, sondaggio pazzesco. Antonio Noto, la sentenza sul "partito del 50%" Non solo. In questo momento il gruppo rappresentato da Ghedini, Ronzulli e Tajani "ha preso il controllo della struttura operativa di Mediaset che, soprattutto nei programmi di attualità e intrattenimento, sta ormai passando completamente in mano agli infiltrati leghisti. Il vecchio capo tribù di Mediaset, Fedele Confalonieri, per la prima volta appare disorientato, né riesce più a sedare le rivolte e le piccole scaramucce in corso, tanto che gli osservatori internazionali temono il perdurare di una guerriglia permanente". Intanto stanno scappando, proprio come i "migranti" dalla Libia come Elisabetta Gardini e Tajani "si sta mettendo in marcia su un campo minato. Forse solo ora sta realizzando che aver costretto il Cavaliere a non presentarsi nell'Italia Centrale è un errore che potrebbe pagare caro". E Berlusconi?, si chiede Bisignani: "Speriamo che il suo piccolo cerchio magico gli lasci fare Berlusconi, almeno per l'ultima volta, permettendo a coloro che lo stimano di poterlo votare". Nella speranza che "risorga". 

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