Luigi Di Maio, panico puro: "Salvini va da solo", la mossa segreta del Viminale che manda ai matti il M5s
Paranoia totale nel Movimento 5 Stelle anche sul tema Libia. Ormai Luigi Di Maio e i suoi uomini (ministri "tecnici" completi) marcano a uomo Matteo Salvini, cercando invasioni di campo o sottolineature polemiche in ogni occasione. Il tema, stavolta, è devastante: la possibile (per alcuni già cominciata) guerra in Libia. Salvini ha apertamente puntato il dito contro Emmanuel Macron e gli interessi geopolitici, economici e strategici della Francia a seminare il caos alle porte dell'Italia, come peraltro accaduto già nel 2011 con esiti disastrosi. Le parole sui "giochi di guerra" dell'Eliseo non sono piaciute né al Quirinale né a Palazzo Chigi, dove si sforzano di non alimentare i conflitti con l'alleato d'Oltralpe. Leggi anche: Macron, la prova della vergogna in Libia. Lo zampino militare di Parigi per gettarci nel caos E Salvini? "Per scongiurare tensioni sul piano internazionale - scrive il Corriere della Sera -, più che per non scavalcare Chigi, Farnesina e Difesa, il Viminale si muove con cautela e si sforza di tenere riservate le trattative. Dalla cortina di riserbo trapela la paziente ricucitura dei rapporti con Malta dopo le tensioni sui migranti e il lavoro diplomatico per fare fronte comune con la Tunisia". Il principale obiettivo del ministro degli Interni è evitare una nuova, prevedibile ondata di migranti e per questo, secondo Di Maio e i 5 Stelle, il rischio è che il leghista "faccia da solo", segua cioè una sua politica distinta da quella del governo.