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Carlo Nordio sulla foto di Matteo Salvini col mitra: "Rischio fascismo?", smontati i deliri di sinistra

Gino Coala
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Il dibattito sul 25 aprile riporta puntualmente a galla le farneticazioni di chi grida al ritorno imminente del fascismo, solitamente quando i partiti di sinistra, o presunta tale, sono relegati all'opposizione dopo una scoppola elettorale. Succedeva ai tempi di Silvio Berlusconi, ormai 25 anni fa, succede oggi che Matteo Salvini è al governo. La sola idea di un ritorno di un regime totalitario "è una colossale sciocchezza", dice senza giri di parole l'ex procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio, che, intervistato da Italia Oggi, riporta i compagni allarmati con i piedi per terra: "Il fascismo è morto e sepolto - aggiunge l'ex magistrato -. Ma ci sono altri rischi, a cominciare dall'emotività incontrollata nel legiferare, che porta all'incertezza del diritto, madre di disordini". Leggi anche: Salvini, Nordio al leghista: "Per vincere le elezioni, gli immigrati non bastano più" Contro Salvini e il fascismo se ne sentono di tutti i colori, l'ultimo a spararla grossa è stato Luciano Canfora che, davanti alla foto del ministro dell'Interno con il mitra, ha evocato addirittura lo scatto di Benito Mussolini che imbraccia un fucile. "Tanto rumore per nulla", dice Nordio che invita il leghista a preoccuparsi di ben altri e più urgenti problemi, a cominciare dall'economia. Finora il leader della Lega ha insistito soprattutto sul contrasto all'immigrazione illegale: "Straordinaria opportunità per lui di aumentare i consensi, perché il problema era ed è reale, e incide su interessi primari dei cittadini, soprattutto di quelli più deboli". Dal tema dell'immigrazione però Nordio è sicuro che Salvini non potrà più ottenere altri vantaggi elettorali, perché la preoccupazione crescente ora riguarda l'economia: "E lo scontento crescente, soprattutto qui nel Nord Est, minaccia di erodere il consenso ottenuto da Salvini con la politica migratoria e la legge sulla legittima difesa".

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