Il retroscena

Sergio Mattarella, il retroscena: crisi a giugno e poi governo tecnico

Cristina Agostini

Si rincorrono le voci nei palazzi della politica di una possibile governo del presidente dopo quella che viene definita una inevitabile crisi dell'esecutivo giallo-verde a giugno. A decidere sarà soprattutto il Quirinale che appunto con ogni probabilità opterà per un governo tecnico o di decantazione.  Cambia il nome ma non la sostanza. Riporta ItaliaOggi in un retroscena che Sergio Mattarella rinvierà le urne anticipate a un momento successivo alla approvazione della legge di Bilancio 2020. Ergo, prima di tornare al voto e ritrovarsi con una maggioranza non chiara sarà necessario rimediare ai danni provocati con la manovra 2019. Leggi anche: Salvini e Di Maio, quel segnale che non avete notato. Gravissimo sospetto: l'alleanza Lega-5S è già finita? Insomma, ci sarà bisogno di un governo tecnico, un Carlo Cottarelli. Il Colle non lascia trapelare nulla e tuttavia già circolano disponibilità e indisponibilità ad appoggiare il futuro esecutivo. Un governo del presidente si tradurrebbe in uno stop al reddito di cittadinanza e a una politica economica di maggiore austerità.