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Matteo Salvini asfalta Luigi Di Maio: "Cambia idea troppo spesso e mi secca molto. Agli insulti non rispondo"

Cristina Agostini
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"Il problema è che cambiano idea troppo spesso. Non solo in questo caso. Ma anche sulla flat tax, sull'immigrazione o sulle autonomie". Matteo Salvini scatenatissimo attacca in una intervista a La Stampa il vicepremier grillino Luigi Di Maio: "Non si può dire contemporaneamente sì, no e forse. Se poi Di Maio ha un modo per sistemare scuole e strade senza enti intermedi sono pronto ad ascoltarlo. Però mi secca lavorare settimane per scoprire che hanno una nuova opinione". La questione delle Province ha riaperto lo scontro tra Lega e Movimento 5 stelle e il ministro dell'Interno non usa mezzi termini per mettere a tacere Di Maio: "Adesso le Province non sono né carne né pesce. Ci sono presidenti, dipendenti e amministratori, ma non ci sono soldi e poteri. Il risultato è che le strade e le scuole restano senza manutenzione. Le cose o si fanno bene o non si fanno. E io sono convinto che si debbano fare". Leggi anche: Matteo Salvini e la Lega nel mirino degli antifascisti. Il dossier sconvolgente del Viminale, brutto segnale Le seccature cominciano a essere molte, "troppe, a essere sincero - sostiene Salvini - Però mi sono imposto un atteggiamento buddista. Lavoro e non rispondo alle provocazioni e agli insulti che sono pressoché quotidiani. Resisto perché la gente in piazza mi chiede di andare avanti, di pensare al fisco, ai disabili, alla sanità. Alle cose concrete, insomma".

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