Matteo Salvini e Luigi Di Maio, la voce in Parlamento: "Presto saranno messi anche peggio". Terremoto politico
"Il governo non cade". Lo assicurano tutti, tra Montecitorio e Palazzo Madama. Ma quello che dovrebbe inquietare Lega e M5s è che a sostenerlo, anzi sperarlo con maggior forza sono proprio quelli dell'opposizione. Il retroscena di Augusto Minzolini sul Giornale disegna uno scenario alla Aspettando Godot: tutti parlano del 26 maggio come della data dell'Armageddon, ma la verità è che forse le elezioni europee non cambieranno di una virgola il quadro. Semplicemente, metteranno fine a una campagna elettorale dei veleni. GUARDA IL VIDEO - "Salvini si dovrebbe dimettere". Di Maio fuori controllo, caos in diretta Lo sussurra ai collaboratori il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, uno che pure sta bastonando il collega leghista Armando Siri ogni giorno o quasi: "Per noi resta un ottimo argomento di campagna elettorale. Intanto fino al 27 maggio andrà avanti così, poi tornerà tutto normale: a rompere con i leghisti, non si rompe". Lo conferma l'altro grillino Francesco D'Uva, presidente dei deputati pentastellati: "Litigheremo ancora un po' con i nostri partner di governo ma prima delle Europee la situazione si assopirà. Noi continueremo a chiedere le dimissioni di Siri, ma andremo avanti con questa maggioranza. Anche perché noi grillini un piano B non lo abbiamo e non penso che lo abbia neppure Salvini: sarebbe pazzo a tornare con Berlusconi". Soprattutto, spiega Minzolini, ne è certo pure Dario Franceschini, il consigliere più ascoltato del neo-segretario Pd Nicola Zingaretti: "Le elezioni siciliane dimostrano che la Lega non sfonda, mentre i grillini sono crollati ma non andranno sotto il 20%. Per cui è naturale che vadano avanti così. E a noi fa pure comodo - ammette l'ex ministro -. Quando decideranno di cambiare gioco saranno messi entrambi ancora peggio". Sondaggi alla mano, tutti i torti potrebbe non averli.