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Luigi Di Maio e Giulia Sarti, fine oscena e sospetto bomba: "Perché non l'ha espulsa. Ricatto grillino?"

Giulio Bucchi
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La "tentazione" di Luigi Di Maio e il brutto, bruttissimo sospetto su Giulia Sarti. Secondo il Giornale, il leader del Movimento 5 Stelle avrebbe intenzione di "graziare" la deputata grillina coinvolta in un doppio scandalo, quello delle mancate restituzioni di fondi al Movimento e i video privati girati nella sua casa romana. Lei si è autosospesa non appena l'ex collaboratore Bogdan Tibusche ha fatto scoppiare il bubbone alle Iene, Di Maio prometteva una chiusura celere dell'indagine. Leggi anche: "Quello è solo un malato di mente". Giulia Sarti, lo spaventoso sfogo Ma sono passate settimane, e a differenza delle espulsioni lampo comminate ad altri grillini scomodi politicamente come i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis (troppo anti-Lega) e i deputati Andrea Mura (assenteista) e Sara Cunial (complottista sul fronte Xylella), per la Sarti tutto tace. A far sospettare una fine a tarallucci e vino, spiega il Giornale, sarebbe il fatto che al di là delle foto e video a luci rosse denunciati da Tibusche, nei filmati privati della Sarti ci sarebbero anche "tutti gli incontri, politici e personali" avvenuti tra quelle quattro mura. Roba, insomma, molto più esplosiva per il Movimento. E, domanda sibillino l'articolo del Giornale, "magari proprio quei filmati sarebbero le armi di ricatto nelle mani della Sarti?".

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