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Alessandra Ghisleri: "Un elettore giallo-verde su 4 è disorientato dalla guerra tra Salvini e Di Maio"

Cristina Agostini
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"E' disorientato un elettore su quattro dei due partiti di governo. Non c'è dubbio: la parola chiave per definire l'umore generale del paese è disorientamento". Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Resarch, traccia i contorni della situazione politica italiana a venti giorni dalle elezioni europee: "La lite continua fra i due partner di governo non fa cogliere bene agli italiani in quale direzione stanno andando", spiega in una intervista a Il Messaggero. "Le persone normali hanno una loro quotidianità, dunque hanno bisogno di capire velocemente e con chiarezza cosa accade per definire i vantaggi che il governo procura alle persone e al Paese. Bene, questo processo è sporcato dalla teatralità delle liti continue fra Lega e 5 Stelle". Il risultato è che "una parte dei loro elettori si sta facendo questa domanda: perché non vanno nella direzione che avevano indicato?". Certo, "i due partiti di governo mantengono un grande consenso" ma adesso "un segmento di elettori si sta domandando quale interesse abbia lo scontro fra i due partiti. Il tema è: cosa porta questo litigio a me e al Paese?". Leggi anche: "Su Siri il responsabile è Conte. E domani, Salvini....". Maroni, bomba in diretta: governo con le ore contate Quindi la Ghisleri prevede sorprese alle urne: "sono probabili, perché circa il 30% degli italiani decide solo negli ultimi 15 giorni per chi votare e se andare a votare. E non dimentichiamo che alle Europee votano meno persone delle Politiche, ogni voto dunque in qualche modo pesa di più".  Il problema dei 5 Stelle e di Luigi Di Maio "è che l'equazione fra quanto promesso in campagna elettorale e quanto realizzato è problematica: se prometti il blocco di un gasdotto e poi lo fai realizzare paghi un prezzo. Matteo Salvini, invece, è stato premiato essenzialmente per l' emigrazione. La forza di questi due partiti sta nell' aver dato uno sbocco alle richieste della gente e nell'aver indicato un nemico unificante per i propri elettorati. Perpetuare questo meccanismo però non è semplice". 

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